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Tuvalu un paradiso che affonda Nuovo Corso di Cinema
a cura di Carlo G.Cesaretti

Ultime Iniziative concluse














             

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Sul Cinema


Il Cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole.
E per me lo spettacolo più bello è quello del mito.
Il Cinema è mito

Sergio Leone

. . .


Tutto ciò che viene detto
 ma non viene mostrato
 è perduto, per il pubblico

Alfred Hitchock

. . .


Ho cominciato a fare regia
 proprio per caso,
per non dover sottostare all'idea
 che un regista leggeva
quello che io scrivevo
senza capirlo

Massimo Troisi

. . .


È assolutamente evidente
che l'arte del cinema
 si ispira alla vita,
mentre la vita si ispira alla televisione
.

Woody Allen

. . .


 Quando si va al cinema,
 si alza la testa.
Quando si guarda  la televisione,
la si abbassa.

Jean-Luc Godard  

Cari Amici di ChiaroScuri & Altre Storie,                                      
            a distanza di qualche mese dagli incontri di primavera, il 16 novembre torneremo a parlare di ambiente, cambiamenti climatici, luoghi incontaminati, Paradisi perduti.

E lo faremo con un uomo, una donna e una barca a vela - Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma con la Barca Pulita, che ormai 30 anni fa, hanno lasciato un’esistenza normale, fatta di casa e ufficio, come milioni di altre, per tuffarsi negli spazi sconfinati degli oceani per vedere cosa c’è oltre l’orizzonte.
Elisabetta con Carlo, dopo un primo giro del Mondo in barca a vela, sono diventati oltre che velisti, anche scrittori e documentaristi.
In particolare hanno battuto le isole della regione Sud Occidentale dell’Oceano Pacifico, toccando luoghi dai nomi leggendari, dove raramente altri europei si sono fermati: Isole Phoenix, Tuvalu, Fenning Island, Kiribati, Funahafuti, Fulanga,Tana, Heremit Island.... in cerca di tradizioni in via di estinzione, popolazioni poco conosciute e meraviglie della natura non contaminate dall’uomo!

Sono diventati autori di alcuni libri di successo, collaborano con quotidiani e riviste e realizzano filmati e reportage per le principali reti televisive, sicuramente avrete visto qualche loro documentario su Rai3 GEO.

I loro sono viaggi vissuti di giorno in giorno, fuori da ogni rotta, seguendo soltanto l'istinto alla ricerca degli ultimi angoli nascosti del nostro pianeta, che rischiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici, ovunque una realtà, sempre più una PRIORITÀ’, da gestire con azioni drastiche, concrete, condivise.

Fondamentale quindi parlarne, anche attraverso i loro filmati e le immagini che ci hanno portato, per risvegliare le coscienze e aumentare la consapevolezza e l’impegno
di tutti ! 
Con i loro documentari esploreremo non solo le TUVALU, un paradiso che affonda, ma scopriremo le ultime tracce di popolazioni che conservano ancora antiche tradizioni, usi e costumi e approfondiremo il loro profondo rapporto con il MARE, che può cambiare profondamente l’esistenza e il modo di pensare di chi l’ha intimamente vissuto.

Noi ci saremo. E non vediamo l’ora di conoscere questa coppia speciale e le sue avventure. Voi ?

 
                     
Auditorium della Biblioteca di Bussero
                                 via Gotifredo da Bussero, 1

                     16 novembre a partire dalle ore 21.


              Ingresso con tessera Chiaroscuri ed Altre Storie
   

                          Il bene e il male
Sei sfumature di Noir (una questione di genere)
Definire esattamente un genere cinematografico è sempre un’operazione pericolosa e in qualche modo fuorviante, imprigionando la libertà creativa di fondo di ogni artista nonché quella interpretativa degli spettatori. Questo tipo di classificazioni ha senza dubbio un’origine sensata nelle esigenze produttive dei grandi Studios hollywoodiani (anche per marcare le proprie “linee editoriali”) e molto utile nel mondo Critico e Accademico fino a quando tutto questo si limiti a illuminare con precisione le strutture costitutive di una certa tipologia di film, magari in confronto ad altre. Invece, per lo spettatore comune, tale abitudine a classificare un film ponendo attenzione alla “categoria di appartenenza” piuttosto che alla sua irriducibile unicità, rischia di educarlo a riconoscere solo il già noto e ad innamorarsi degli stereotipi, assecondando un po’ troppo quella nostra pur naturale tendenza alla “coazione a ripetere” che nel mondo del Cinema è fortissima (basti pensare agli odierni infiniti sequel che raschiano il fondo del barile dei nostri desideri per il bisogno di incassare dei produttori).
Cercheremo allora di aggirarci nel genere Noir senza troppe preoccupazioni filologiche ma non mancando certo di rilevarne gli elementi maggiormente ricorrenti: ombre, chiaroscuri, pioggia, ambienti interni e urbani… E naturalmente analizzeremo i suoi tipici ingredienti umani: investigatori privati, donne “fatali” e poliziotti sospesi dal servizio o all’ultimo giorno di lavoro (e dunque finalmente operanti sul confine, quando non aldilà, della Legge).
Ma se nei primi tre incontri di questo ciclo ci occuperemo dei grandi classici del Noir hollywoodiano nella seconda parte ci apriremo ad osservare splendidi film non necessariamente classificabili nel genere Noir rigidamente inteso, ma che di questo ne conservano senz’altro alcuni fondamentali elementi costitutivi.
Tra questi, ovviamente, il conflitto tra il Bene e il Male, visti però non come il Cinema era perlopiù abituato a fare classicamente (buoni contro cattivi) ma come polarità interiori di ciascun uomo.
Ma evidenzieremo anche il tema sotteso a tutti questi film, ovvero il rapporto problematico, seduttivo e dominato da violente passioni, fino a divenire allucinato, degli uomini con le donne.  Davvero dunque una questione di genere, in film (e prima ancora nei cosiddetti racconti letterari hard boiled da cui sono tratti o ispirati) molto chiaramente improntati di uno sguardo maschile quando non propriamente maschilista.
Ne è una traccia eloquente il linguaggio: le donne di questi film hanno appellativi quali “Bella, Dolcezza, Bambola, Zucchero” e vengono giudicate “uno schianto” non certo per le loro qualità interiori.
D’altra parte anche loro, consapevoli di subire questa sorta di traduzione simultanea in senso erotico, sembrano stare al gioco, usando la propria bellezza per manipolare gli uomini caduti nella loro rete. Sarà un meccanismo di difesa? Una parità raggiungibile solo in modi perversi?
O più semplicemente l’ennesimo frutto malato di uno sguardo maschilista che nelle donne dotate della capacità di piacere vede sempre e solo delle astute tentatrici (per non dire di peggio)?
Di questi “superbi esemplari”, comunque, non c’è mai da fidarsi del tutto e nonostante ciò risulta impossibile non rimanerne soggiogati. Lo schema del possesso, tipico del Potere maschile, trova dunque il suo contrappasso femminile in quello, sottilmente demoniaco, della possessione. Come se l’attrazione verso le donne (resa “colpevole” all’origine da un desiderio non paritario) si traducesse inesorabilmente in perdizione.
                                          Carlo G. Cesaretti
Auditorium della Biblioteca di Bussero
via Gotifredo da Bussero, 1


    
Il Corso inizia 15 ottobre per 6 martedì consecutivi
Costo del corso € 35,00 + tessera ChiaroScuri & Altre Storie
La tessera può essere sempre fatta o rinnovata prima dell’evento al costo
di 10 euro ed è valida 365 giorni
          
   
 
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